23 luglio 2008

Le buche e i percorsi tortuosi dell'Osteriaccia

La strada dell'Osteriaccia ripresa l'8 giugno 2008

Le buche alle quali stiamo alludendo non sono quelle di un campo da golf in prossima costruzione (come quello che alcuni vorrebbero realizzare a Parrano), bensì sono gli squarci che ogni giorno si trova davanti chi è costretto a spostarsi dalla Colonnetta di Fabro per raggiungere il Palazzone o il Felcino passando dalla Stada P rovinciale 50.
I percorsi sono tortuosi, invece, perché, passandoci con l'automobile o con qualsiasi altro veicolo motorizzato, gli ostacoli che si incontrano costringono il malcapitato conducente ad una tormentata quanto difficile ricerca del passaggio meno tormentato per gli ammortizzatori e le ruote del mezzo che sta guidando.
Una volta lasciato alle spalle il tratto stradale di competenza della Provincia di Terni (quello asfaltato e rimesso da poco a nuovo, per intenderci) lo scenario è quello di un campo minato: buche larghe e profonde disposte più o meno a intervalli regolari dove il battistrada muove i suoi passi e sassi che spuntano fuori dalla terra, il tutto contornato da quantità elevate di polvere nei periodi di siccità o di fango dopo la pioggia.
Possibile che una strada che collega due regioni (Toscana e Umbria) e tre provincie (Perugia, Terni e Siena) e utilizzata quotidianamente da decine e decine di persone che si spostano soprattutto per lavoro sia ancora in queste condizioni?
Possibile che gli enti competenti per la manutenzione e gestione di questa infrastruttura non trovino un accordo in tempi brevi per sistemare una via di comunicazione così importante, se fosse tenuta in maniera decente, anche per lo sviluppo turistico della nostra zona?
Speriamo che chi di dovere ci ascolti.

Walter Moretti


Altro scatto della Strada Provinciale 50 "Osteriaccia"

3 Comments:

At 11/15/2008 10:44 PM, Anonymous Anonimo said...

Egregio Sig. Moretti,
il "campo minato" in foto, come pochi in zona sanno, è il residuo di una via etrusco-romana, ovvero il reperto archeologico più antico e prezioso di Fabro.
Spero che la soluzione da Lei auspicata non contempli semplicisticamente la stesura di un bel manto d'asfalto, o peggio, una bella passatina di ruspa e livellatore.
Lo sviluppo turistico della nostra zona passa innanzitutto per la valorizzazione della nostra storia... e di quelle "buche".
Grazie.

 
At 11/24/2008 2:55 PM, Blogger Walter Moretti said...

Caro Anonimo, la ringrazio per la segnalazione. Evidentemente non ho un occhio abbastanza clinico per notare un tracciato antico, nonostante abbia fatto quella strada decine e decine di volte.
Il fatto che esista una via etrusco-romana e non sia segnalato da nessuna parte già rappresenta bene la poca attenzione rivolta alla storia dei nostri posti sia da chi amministra, ma anche da chi ci abita. me compreso.
A tal proposito le chiedo di lasciare qui un altro commento (firmato possibilmente) che descriva, per chi non ne fosse a conoscenza, la Storia di questo tracciato.
Grazie

 
At 12/02/2008 8:32 PM, Anonymous Anonimo said...

Aderisco benvolentieri alla sua richiesta, invitando tutti coloro ne fossero interessati a visitare la pagina web: www.sandrobassetti.it/allerona/index.htm.in quanto ritengo che l'autore sia il miglior esperto di storia del Comprensorio.
Comunque, e credo che Lei condivida, prima di metter mano al territorio o, perlomeno, di parlarne, bisogna almeno averne una certa conoscenza e cultura.
Prova ne è lo scempio commesso sulla strada per la Palombara, in cui sono andati perduti, per mano della Provincia, chilometri di basolato etrusco-romano.
Mentre bastava un sommario restauro per salvaguare storia e viabilità...

 

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